
Berlusconi dice che adesso il paese è più sicuro. Con le ronde padane, con l’introduzione del reato di clandestinità, etc. etc. E il paese gli sta dietro a sentire, a vedere i sondaggi. Un paese strano, mortificato e disorientato, abbandonato a se stesso nei suoi strati più umili. Cicchitto rintuzzava ieri alla Camera gli attacchi del Pd al decreto, sbraitando i consensi di cui gode il partito della libertà proprio fra gli strati più bassi della popolazione italiana. La paura del diverso, del nero, dell’extracomunitario delinquente è stata instillata con sapienza attraverso la tv, giorno per giorno, pesando le notizie, enfatizzando e drammatizzando gli episodi criminali, tacendo sui problemi e sui diritti di chi giunge nel nostro paese dopo un pericoloso viaggio di stenti, spesso pagato a prezzo della vita. E’ vero, adesso l’Italia ha paura, come i bambini hanno paura dell’uomo nero e dell’ignoto. E il decreto sicurezza appena varato quella paura non la stempera ma, se possibile, la esalta ancora di più, scaricando sui cittadini stessi la responsabilità del controllo del territorio, o peggio ancora, determinando i presupposti di una polizia parallela non più al servizio di tutti ma degli interessi di pochi.
Chi vivrà vedrà, il tempo farà presto a verificare se la scelta del governo produrrà risultati efficaci e durevoli. Ma a questo punto, paura per paura, tantissimi italiani vorrebbero togliersi di dosso un'altra ansia, con cui quotidianamente sono costretti a confrontarsi. L’Italia è piena zeppa di clandestini fiscali, di italianissimi individui del tutto sconosciuti al fisco, che usano i beni comuni senza partecipare alla cassa comune. La pericolosità sociale di queste persone è molto superiore a quella prodotta dall’istinto predatorio dei delinquenti che rubano, che ammazzano, che stuprano inermi, perché produce effetti continui che si sommano e si riverberano su tutto il tessuto sociale, in particolare in questo periodo di grande crisi economica delle famiglie.
Vogliamo un decreto contro i clandestini fiscali e contributivi che sottraggono risorse comuni evadendo il fisco. Per questi sì che ci vorrebbero le ronde, a dare una mano all’Agenzia delle Entrate, entrando in ogni bar, in ogni ristorante, in ogni bottega. Chiedendo riscontri fiscali a tutto il lavoro autonomo, dagli imprenditori ai professionisti agli artigiani. Chi è onesto non troverebbe nulla da ridire, anzi sarebbe contento di poter finalmente verificare che lo Stato intende attrezzarsi contro chi fa loro concorrenza sleale. Un esercito di ronde fiscali, in giro per i cantieri a contare chi usa i lavoratori in nero, magari ricattandoli con l’appena varato reato di clandestinità. Perché un datore di lavoro senza scrupoli questo può fare adesso, far scadere un permesso di soggiorno ai propri manuali per abbassare loro la paga, mettendoli sotto il ricatto di una denuncia. Tanto nei cantieri, si è già capito, i controlli si allenteranno, e così anche la sicurezza. Ma quel genere di sicurezza, così necessaria al nostro paese che ha il triste primato europeo delle morti bianche, non è nell’agenda del governo Berlusconi, perché non è pagante elettoralmente. Un extracomunitario non vota, non ha voce in capitolo, non merita servizi in tv a meno che non sia di sesso femminile e di forme desiderabili.
Una piccola parentesi : l’altro ieri due nigeriani hanno disarmato, in mezzo a una folla indifferente, uno squilibrato armato di martello che si stava accanendo con ferocia verso due poveri vecchi. Attorno alla coppia tanti italiani fermi, immobili, a guardare. I due giovani nigeriani non hanno esitato un attimo a intervenire, hanno immobilizzato l’energumeno e lo hanno consegnato alle forze dell’ordine. Rischiando essi stessi non poco, anche perché di questi tempi quando c’è sangue per terra e un nero nei pressi, c’è sempre qualche benpensante pronto ad accusare senza nemmeno aver assistito al fatto. Ebbene, quando ormai l’omicida ( una delle vittime dell’attacco è defunta) era stato assicurato alle forze dell’ordine, immobilizzato dentro la vettura della polizia, soltanto allora l’italianissima folla che aveva assistito al delitto senza far nulla si è improvvisamente risvegliata, partorendo tanti cuordileone pronti al linciaggio del delinquente. Un vero schifo. Ai due nigeriani è stato promesso il permesso di soggiorno, altro schifo. Un lavoro gli dovevano trovare, e subito, altro che permesso. E gli dovevano dare una medaglia e il diritto di cittadinanza italiana, giusto per rialzare un po’ la media di un popolo ignavo e menefreghista, pronto ad angariare i deboli e a genuflettersi davanti ai prepotenti.
Chiediamo con forza un decreto contro i clandestini fiscali, non accettiamo che questo paese sia trasformato nel paradiso dei furbetti. Facciamo pagare la crisi a chi questa crisi sta sfruttando per arricchirsi ancora di più. Diminuisce il pil a livelli storici, diminuisce l'entrata fiscale (!!!) ma l’inflazione riprende a crescere, la benzina aumenta con il petrolio a sessanta dollari al barile, le banche ritirano a costo zero i loro fondi dalle banche centrali e poi aumentano il loro spread sui mutui. Mentre salari e stipendi arretrano, perché qualcuno ha deciso che per i dipendenti lo spread non esiste, non c’è diritto . E questo qualcuno dice di viaggiare con il vento in poppa, con il 75 % dei consensi. Ma che paese siamo diventati ? Poveracci che votate a destra, sveglia !
Stefano Olivieri
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