Ha ragione Bondi ad offendersi. Non si può infamarlo - lordarlo come dice lui - con l’accusa di mazzette. Proprio lui poi, l’ex sindaco comunista di Fivizzano illuminato sulla via di Arcore dal cavaliere, che conobbe per una questione di cappelle funerarie. Bondi non ha proprio l’ habitus mentale del mazzettaro, Lombroso lo catalogherebbe senza esitazione fra le creature più semplici e trasparenti dell’universo.
Semmai, se c’è qualcosa da lordare e di brutto nell’attività del ministro dei beni culturali, è proprio la sua competenza circa il core business del suo ministero. Oggi chi gli rimprovera di aver affidato il restauro degli Uffizi a un parrucchiere, dimentica che lo stesso ministro nel 2008 esordì con la nomina di Mario Resca, ex amministratore delegato di McDonald’s, al progetto di gestione e sviluppo di tutti i musei italiani. A suo modo il ministro è coerente, il problema vero è che non si può mettere uno a capo del ministero dei beni culturali soltanto perché scrive poesie (pubblicate da Mondadori). Negli ultimi 15 giorni è crollata la Domus Aurea a Roma e si è staccato un pezzo di intonaco dal Colosseo. E’ solo un caso sfortunato, o un segno da lassù al governo, che dovrebbe pensare di più ai monumenti del paese che possiede il parco archeologico più ricco del mondo ?
Stefano Olivieri
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mazzette g8
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Stefano51 il 10/5/2010 alle 10:52 |